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Floriterapia senza confini

I Fiori di Bach, il "TUO" Benessere Naturale

Rescue Remedy

E per finire parliamo del Rescue, composizione di emergenza tramandataci dallo stesso Dott. Bach per situazioni particolarmente critiche.

Questa preparazione va particolarmente approfondita soprattutto perché vi capiterà spesso di sentire anche da persone che non hanno familiarità con la floriterapia che comunque la usano perché qualche amico gliela ha suggerita, o ne hanno sentito parlare o hanno letto qualcosa da qualche parte…, tanto non fa male…!!

Allora, è sicuramente vero che il Rescue, come del resto ogni fiore, non fa male…, ma preso a casaccio…alla fine non fa più neanche bene !

Probabilmente quello che ora vi dirò non lo troverete né sui poket né lo sentirete affermare da chi s’improvvisa “Floriterapeuta” senza avere l’adeguata preparazione e conoscenza della materia.

Cinque fiori compongono questo preparato: cherry plum, clematis, rock rose, impatiens, star of bethlehem. Una conoscenza approfondita ed adeguata all’utilizzo di questo preparato, di cui mi rendo conto che a volte si abusa per mancanza di informazioni esatte, è auspicabile da parte di tutti.

Il Rescue va usato esclusivamente in situazioni di emergenza e/o integrato nella composizione che decideremo di realizzare ma solo per un periodo molto circoscritto che spesso si limita a pochi giorni. Se la gastroscopia ci terrorizza, se la visita dal dentista ci procura ansia, se affrontare un esame o un confronto ci agita, se abbiamo visto delle immagini che si sono impresse nella nostra mente e rischiano di toglierci il sonno, se veniamo raggiunti da una brutta notizia, in caso di incidente… e potrei continuare.

A questo punto in tutti i casi in cui per i motivi su esposti intendiamo rivolgerci al Rescue  è bene sapere che: al presentarsi del problema si assumono 4 gocce di Rescue puro sotto la lingua e si guarda l’orologio…, vi starete chiedendo perché.

Perché dopo cinque minuti, se il problema che ci ha disturbato non è scemato, possiamo assumere altre quattro gocce e continuare a guardare l’orologio… possiamo andare avanti sino al massimo di trenta minuti, in pratica, alla bisogna, sei assunzioni…, ma per la mia esperienza non ci si arriva mai. Solitamente dopo massimo tre assunzioni, nei casi più ostinati, il problema si attenua profondamente se addirittura non scompare.

Se però al posto di una composizione mirata per i nostri disagi, per comodità o per pigrizia, pensiamo di risolvere la questione con l’utilizzo generalizzato e improvvisato del Rescue

COMMETTIAMO BEN 2 GROSSI ERRORI.

  1. Il primo è che il preparato non può funzionare universalmente per tutta la gamma di disagi prevista da Bach e quindi non ottenendo poi il risultato atteso probabilmente alla fine qualcuno commenterà che i fiori non funzionano.
  2. Il secondo errore, forse addirittura più grave del primo è che quando ci dovesse occorrere l’aiuto del Rescue per la funzione cui è demandato,  la composizione molto probabilmente non farà più alcun effetto e noi dovremo ricorrere all’uso di un “buon ansiolitico a struttura chimica” radicando la convinzione degli scettici sull’inefficacia del sistema terapeutico del Dott. E. Bach, e questo di certo non farebbe bene né alla nostra salute né tantomeno renderebbe giusto merito a lui.
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